martedì 30 novembre 2010

"Romanzo Criminale - La Serie" - Seconda Stagione: note Episodio 01

Un flashback ci riporta  a 15-20 anni prima degli eventi narrati.
Un giovane Libanese, accompagnato da un altrettanto giovane, e paciosissimo, Dandi, salva il coetaneo Bufalo dalle angherie di un bullo più grande.


E' la nascita di un'amicizia, nonchè le fondamenta di quella che poi diventerà la Banda.
Ma è anche un'inesattezza storica: il Bufano è ispirato alla figura di Marcello Colafigli, detto "Marcellone" che effettivamente apparteneva, sin dalle origini, alla batteria della Magliana  mentre il Libanese ed il Dandi prendono spunto dalle personalità di Franco "Er Negro" Giuseppucci e Enrico De Pedis, originari, anche "professionalmente", della zona di Trastevere.
Intendiamoci: la serie, così come il romanzo, non tenta affatto di rappresentare la Storia della Banda della Magliana, tutt'altro. Sarebbe anche scorretto definirla come una versione romanzata delle vicende stesse, al più è giusto dire che si tratta di un racconto "ispirato" a quei fatti di cronaca. Ad ogni modo, qualche cenno storico non fa mai male, no? ;)

Ma torniamo al presente: il Libanese è stato ucciso, il Re di Roma è caduto.



Scialoja non perde tempo e fa immediatamente convocare in Commissiarato i vari membri dell'organizzazione criminale, per indagare sull'omicidio appena avvenuto e grazie alle discordanti versioni di alcuni degli elementi riesce parzialmente a ricomporre quanto avvenuto la sera in cui il Libanese è stato assassinato.
La maniera in cui Scialoja ricompone il mosaico dell'ultima serata del Libanese mi ha mostrato subito un Commissario diverso da quello che avevamo visto nella prima stagione di questa serie. Il Commissario sin troppo idealista ed impulsivo è stato soppiantato da un funzionario ben più capace, oserei dire quasi malizioso, abile a manovrare psicologicamente, durante i colloqui, gli anelli più deboli della Banda per ricostruire la verità partendo da frammenti parziali di essa.
Vi anticipo che questa evoluzione di Scialoja risulterà ancor più marcata in seguito, ma nel frattempo vi chiedo, avete notato anche voi questa differenza, nel corso della prima puntata?
E come la giudicate?

Quella sera, lo stesso Libano era stato impegnato in una partita di poker con altri tre compari, per l'esattezza il Ricotta, Ruggero Buffoni e Maurizio Gemito.
Proprio nei confronti del Gemito, il Libanese si era trovato con parecchi milioni di debito ma si era poi rifiutato di pagare quanto perso, umiliando pubblicamente l'ex-guardaspalle del Terribile, rinfacciandogli quanto codardo fosse stato a tradire il suo antico capo per diventare il suo "cane da guardia".
Maurizio Gemito ha quindi un movente, ed un alibi piuttosto incerto: per Scialoja diventa il principale indagato, così come lo diventa per la Banda, piuttosto decisa a farsi giustizia a modo proprio.

Ma è la Polizia ad arrivare per prima sul Gemito, scatenando la rabbia del Bufalo.
Tra i vari componenti della Banda, il Bufalo è quello che pare aver preso peggio la dipartita del Libanese: sconvolto dalla perdita di chi per lui era quasi una guida spirituale, il Bufalo comincia a diventare un cane sciolto, più di quanto lo fosse mai stato; un uomo colmo di rabbia, con un'unica ragione di vita: onorare la memoria del Libanese, vendicandolo.

Le sue reazioni esagerate si notano quando, in pieno giorno e con tantissimi testimoni presenti, va a piantare quattro pallottole nel corpo del Beato Porco, un criminale di mezza tacca nonchè un ubriacone millantatore che andava in giro vantandosi di essere colui che "aveva steso" il Libanese.
Frottole al quale nessuno aveva creduto ma di fronte allo sgomento dei suoi compari, il Bufalo sviscera il suo malumore dicendo che voleva mandare un segnale alla gente di strada: la memoria del Libanese non andava "profanata" con menzogne simili.

Ma il Bufalo non è l'unico ad avere problemi causati dalla morte del boss della Banda.
Anche il Dandi ed il Freddo ne hanno. I due erano tra i più vicini al Libanese, il primo legato da un'amicizia di lunga data, risalente all'infanzia; il secondo, unito al Libanese da un forte rispetto reciproco e da una certa unità di vedute.
Sono loro ad esser visti come "guide" dal resto della Banda adesso, ma il Freddo ed il Dandi sono due carattere diversi, ben poco legati tra loro, e le tensioni non tardano a salire.

Accade infatti che Nembo Kid, il collegamento romano tra la Banda e la mafia, ricorda al Freddo che, nonostante quanto successo, gli affari devono andare avanti e Zio Carlo, il rappresentante della mafia nella capitale, ispirato alla figura di Pippo Calò, ha bisogno di conferire con loro.
Il Freddo però rifiuta, ribandendo a Nembo Kid che l'unica priorità che la banda ha, in quel momento, è metter le mani su chi ha ucciso il Libanese.
Nembo Kid prende la risposta del Freddo come un reclamare la leadership della Banda, e va ad avvertire di ciò il Dandi.




Tra i due c'è il primo confronto: il Freddo nega di voler diventare il nuovo "capo" della Banda e Dandi pare credergli, raccontandogli peraltro che i fratelli Buffoni gli avevano proposto, prima che il Libanese venisse ucciso, di essere lui stesso a farlo fuori e prenderne il posto, visto che il Libanese ormai soffriva di manie di onnipotenza e trattava gli altri come schiavi.

Ciò fa nascere nuovi tarli: fino ad allora, avevano cercato il colpevole dell'omicidio all'esterno della Banda, ma se l'assassino fosse invece uno della Banda stessa?

Nonostante i dubbi, a seguito dell'ennesima, scellerata, azione del Bufalo che, nella volontà di voler dare al Libanese il funerale che meritava, un "funerale da Re" (a dispetto della volontà della madre che, da sempre contraria alla condotta di vita scelta dal figlio, decide per una cerimonia modesta e riservata), ne trafuga la bara; la Banda si ricompatta al ritrovo abituale, decidendo di dare il "loro" ultimo saluto al Libanese, in una sorta di cerimonia privata.



All'indomani, durante il funerale ufficiale, una terza fazione ricompare in scena, anch'essa interessata all'evolvere della situazione creata dall'attuale vuoto di potere presente all'interno della Banda.
Sono gli uomini dei Servizi Segreti (deviati?), nella fattispecie gli agenti Zeta e Pigreco, fedeli esecutori degli ordini del Vecchio.
Questi si presentano al Freddo con un "dono": l'esito dell'esame del guanto di paraffina fatto ai fratelli Remo e Maurizio Gemito.
Il risultato pare attestare la colpevolezza dei due: quella sera hanno sparato, quindi sono stati loro ad uccidere il Libanese.
I due agenti spiegano al Freddo che Scialoja avrebbe ottenuto il medesimo referto, dalla Scientifica, solo dopo qualche giorno, quanto sarebbe bastato per consentire la momentanea scarcerazione dei Gemito che, fuori dal carcere, sarebbero diventati... vulnerabili.
Sia Scialoja che gli stessi Gemito sanno che il rilascio è praticamente la loro condanna a morte, ed i due non tardano a farsi "uccelli di bosco", ma vengono ben presto intercettati in una sala di scommesse ippiche al Quarticciolo, dove stavano tentando di trovare chi li coprisse, e fornisse loro qualche arma, per organizzare la latitanza.
Il Freddo, accompagnato da Ruggero Buffoni, riesce a raggiungere Remo Gemito per poi ucciderlo a pugnalate, compiendo il primo atto della loro vendetta.

Al ritorno a casa però, un'amara sorpresa lo attende: la sua fidanzata Roberta se ne è andata, conscia che finchè non avrà adempiuto al proposito vendicativo che si è imposto, il Freddo non lascerà Roma, la Banda e quella vita.
Il Freddo adesso è solo.


Veloci considerazioni: non mi dilungherò a dire come, e quanto, la serie sia, fortunatamente, sugli alti standard qualitativi (a livello di recitazione, produzione, regia, montaggio, scenografia, etc..) che hanno contraddistinto la prima stagione perchè mi seccherebbe ripeterlo ogni episodio :) tuttavia dopo aver visto la prima puntata, vi confesso di aver tirato un sospiro di sollievo: se eccellere è difficile, ripetersi lo è ancora di più.
Fortunatamente, "Romanzo Criminale", adempie a questo compito.
Per ora il plot principale pare privilegiare il punto di vista investigativo, la domanda che porta avanti la vicenda è "chi ha ucciso il Libanese?". Sembra che la serie abbia già fornito la risposta ma, fino a quando la vendetta non sarà considerata un "capitolo chiuso", non potremo considerare esaurita la vicenda.
Difficile comunque non immaginare che ben presto l'attenzione verrà focalizzata sul crescente dualismo Dandi/Freddo. A tal proposito vi chiedo: voi per chi parteggiate? Chi è il vostro preferito?
E per utilizzare una terminologia molto cara a questo sito: voi appartenete al team-Freddo o al team-Dandi ? :)

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